Ingredienti
- 140 gr di noci sgusciate
- 140 gr zucchero a velo
- 140 gr cacao amaro
- 20 gr cedro candito triturato
- 4 uova
- 1 bustina di vanillina
Triturare nel mixer le noci ,versarle in una ciotola e
aggiungere lo zucchero ,il cacao, i canditi ,la vanillina e i tuorli.
Amalgamare il tutto aggiungendo per ultimo delicatamente gli albumi montati a
neve ben soda.
Ricoprire una teglia con la carta forno e versate il
composto.
Infornate a 160°c x
1h ,quando è completamente raffreddata cospargere con zucchero a velo.
Non è una torta lievitata, perciò si presenta bassa, ha un
aspetto anonimo e insignificante ma è veramente squisita, si viene conquistati
subito al primo assaggio. L’aroma dei canditi, il dolce-amaro del cacao e il
gusto intenso delle noci sapientemente miscelati ne fanno una vera prelibatezza. Adatta a essere accompagnata da una crema pasticcera alla vaniglia che ne
contrasta il gusto esaltandolo ulteriormente http://pentolefornelli.blogspot.it/2014/09/crema-pasticcera.html
Curiosità:
Ricetta proveniente da un quaderno di ricette privato, dell'ultima moglie di Giuseppe Garibaldi, F.Armosino, dal quale risulta che il generale a tavola era di gusti semplici, anche se avendo girato mezzo mondo, non disdegnava piatti della cucina internazionale. L'eroe dei due mondi, era uomo colto, parlava cinque lingue ed a Caprera aveva una biblioteca di quattromila libri. Sul quadernetto sono annotate le ricette che in casa venivano preparate più spesso, talvolta suggerite dallo stesso Garibaldi, che le aveva apprese durante i suoi viaggi in Italia o all'estero. La figlia Clelia raccontando episodi di casa Garibaldi a Caprera, rivela un padre tenero e affettuoso, che si scuriva la barba con il caffè e che non voleva fossero catturati gli uccellini perchè ritenuti" la poesia e la benedizione della casa".
Cala Portese (Isola Caprera)-"Spiaggia dei due mari"
Curiosità:
Ricetta proveniente da un quaderno di ricette privato, dell'ultima moglie di Giuseppe Garibaldi, F.Armosino, dal quale risulta che il generale a tavola era di gusti semplici, anche se avendo girato mezzo mondo, non disdegnava piatti della cucina internazionale. L'eroe dei due mondi, era uomo colto, parlava cinque lingue ed a Caprera aveva una biblioteca di quattromila libri. Sul quadernetto sono annotate le ricette che in casa venivano preparate più spesso, talvolta suggerite dallo stesso Garibaldi, che le aveva apprese durante i suoi viaggi in Italia o all'estero. La figlia Clelia raccontando episodi di casa Garibaldi a Caprera, rivela un padre tenero e affettuoso, che si scuriva la barba con il caffè e che non voleva fossero catturati gli uccellini perchè ritenuti" la poesia e la benedizione della casa".
Cala Portese (Isola Caprera)-"Spiaggia dei due mari"
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https://www.facebook.com/Pentole-e-Fornelli-168226869964957/ poi mettete MI PIACE in alto a destra. Grazie!
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Se si potesse anche fare un copia/incolla potrei evitare di premere F12 e doverlo fare editando la sorgente HTML.....
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