Questa ricetta come quella della torta di noci (chiamata da noi torta Garibaldi) http://pentolefornelli.blogspot.it/2012/04/torta-garibaldi.html proviene da
un quadernetto sul quale l’ultima moglie di G. Garibaldi annotava i piatti
preferiti che venivano preparati in casa, a gennaio del 2012 il settimanale
Oggi le ha pubblicate. L’autrice afferma che questo è un pane che fa onore alla
cucina classica bolognese, gustoso a mangiarsi solo e atto a essere servito
inzuppato in qualunque liquido.
- gr 500 farina di grano
- gr 50 pinoli
- gr 180 zucchero a velo
- gr 180 burro
- gr 30 cedro candito
- gr 70 zibibbo
- gr 120 uva sultanina
- 2 uova
- 4 gr cremor tartaro
- 1 dl latte
- 4 gr bicarbonato
Questi gli ingredienti della ricetta originale io però ho
sostituito al cremor tartaro e al bicarbonato 1 bustina di lievito e al posto
del cedro candito ho usato canditi di arancia e limone fatti in casa.
Mescolate lo zucchero con la farina uniteci il burro fatto a
pezzetti le uova e il latte, sino a quando il composto sarà omogeneo poi
aggiungete i pinoli, i canditi e l’uva.
Rimaneggiate il composto e formate due
pani a forma di spola, dorateli con un tuorlo.
Cuocete in forno a 180° per 45 minuti.
Ai pani ho dato forme diverse ed ho cambiato il nome
originale della ricetta “Pane bolognese”, in onore dell’eroe dei due mondi.
Sono d’accordo con la signora Garibaldi nel ritenerlo gustoso perché a mio avviso è veramente buono.
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