sabato 21 aprile 2012

Pandolce alla Garibaldi

 
Questa ricetta come quella della torta di noci (chiamata da noi torta Garibaldi) http://pentolefornelli.blogspot.it/2012/04/torta-garibaldi.html  proviene da un quadernetto sul quale l’ultima moglie di G. Garibaldi annotava i piatti preferiti che venivano preparati in casa, a gennaio del 2012 il settimanale Oggi le ha pubblicate. L’autrice afferma che questo è un pane che fa onore alla cucina classica bolognese, gustoso a mangiarsi solo e atto a essere servito inzuppato in qualunque liquido.




Ingredienti:

  • gr 500 farina di grano
  • gr 50  pinoli
  • gr 180 zucchero a velo
  • gr 180 burro
  • gr 30 cedro candito                
  • gr 70 zibibbo 
  • gr 120  uva sultanina
  • 2 uova
  • 4 gr cremor tartaro
  • 1 dl latte
  • 4 gr bicarbonato


Questi gli ingredienti della ricetta originale io però ho sostituito al cremor tartaro e al bicarbonato 1 bustina di lievito e al posto del cedro candito ho usato canditi di arancia e limone fatti in casa.


Mescolate lo zucchero con la farina uniteci il burro fatto a pezzetti le uova e il latte, sino a quando il composto sarà omogeneo poi aggiungete i pinoli, i canditi e l’uva.


 Rimaneggiate il composto e formate due pani a forma di spola, dorateli con un tuorlo.


Cuocete in forno a 180° per 45 minuti.



Ai pani ho dato forme diverse ed ho cambiato il nome originale della ricetta “Pane bolognese”, in onore dell’eroe dei due mondi. Sono d’accordo con la signora Garibaldi nel ritenerlo gustoso perché a mio avviso è veramente buono.                                                                                                  





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