sabato 26 maggio 2012

Quadrotti al radicchio rosso




 Ingredienti per il ripieno:


  • 250 gr ricotta
  • 100 gr grana
  • noce moscata
  • sale e pepe
  • 4 foglie radicchio rosso

 
Fate cuocere il radicchio tagliuzzato e salato in una padella con 2-3 cucchiaiate di acqua, per una decina di minuti (tenete l’acqua di cottura per la pasta).

 
In una ciotola, mettete la ricotta, le spezie, il grana grattugiato, il radicchio lessato e amalgamate bene il ripieno.

 
Ingredienti per la pasta:

  • 1 cucchiaio d’olio
  • 400 gr farina
  • acqua cottura radicchio
  • 1 uovo
  • 4 foglie radicchio frullate
 
Mettete sull’asse la farina a fontana, ponete nel mezzo l’uovo, l’olio, il radicchio e la sua acqua di cottura ed impastate aiutandovi con una forchetta.


Continuate a lavorare con le mani sino ad ottenere un impasto consistente ed omogeneo.


Con l’apposita macchina tirate la pasta in lunghe strisce larghe circa 5-6 cm, con il rullino le tagliate in pezzi lunghi 10 12 cm. Ponete un mucchietto di ripieno nel mezzo dell’estremità e ripiegate su se stessa la pasta, premendo sul bordo per chiudere il quadrotto.

 
Fate cuocere in abbondante acqua salata per 10 minuti. Intanto che la pasta cuoce, preparate il condimento.


Ingredienti per il condimento:


  • 100 gr spek
  • 30 gr latte
  • 10 gr burro
 
Tagliate lo spek a listarelle, lo mettete in una padella a rosolare col burro,

 
aggiungete un po’ alla volta il latte e fate evaporare fino a quando si è addensato.


Scolate la pasta e la fate saltare in padella con il condimento.


Mettete in un piatto, spolverate con il grana grattugiato  e servite ben caldi.
 


Una pasta rustica, genuina e dal colore intenso, in sintonia col condimento rossastro e saporito. Il ripieno è gustoso, leggermente amarognolo ed in tono con le tinte di questo primo piatto gradevole e raffinato.


Curiosità:
Il radicchio rosso deriva dalla cicoria selvatica, già conosciuta nell'antichità. Attraverso selezioni genetiche e trasformazioni naturali, ora possiamo disporre del radicchio che conosciamo. Può essere consumato crudo o cotto, mantiene intatte le proprie virtù. Ortaggio depurativo, diuretico, tonico, lassativo, ricco di minerali e antiossidanti. In passato la radice della cicoria selvatica è stata spesso utilizzata per ottenere un discreto surrogato del caffè.



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